Ordine dei Minimi
di s. francesco di paola
frati - carisma
"Fate frutti degni di penitenza nel cibo quaresimale". (IV regola, c. 6)
La permanenza di Francesco in Francia è stata, nei piani della Provvidenza, l'occasione per una migliore
definizione del carisma penitenziale, accolto a Paola dalle mani di Dio. Il suo movimento eremitico prende
gradualmente forma e si presenta nella Chiesa come l'ultimo grande Ordine medioevale con una sua Regola
propria, approvata, nella redazione definitiva, la quarta, nel 1506, da Giulio II.
Questa Regola, che si pone accanto alle altre regole classiche della tradizione monastica, offre, nella
penitenza evangelica, una forma originale della sequela di Cristo, che sintetizza la proposta spirituale dell'Ordine
dei Minimi e che trova nel voto di vita quaresimale la sua espressione tipica.
Tale voto, vissuto, secondo la tradizione della Chiesa, nel segno e nell'ascesi dell'astinenza della carne e
suoi derivati, rappresenta tutto uno stile di vita che facilita la pratica quotidiana dei valori quaresimali e cioè la totale
conversione della mente, del cuore e della vita a Dio, con una attenzione particolare alle necessità dei fratelli.
La continua conversione viene vissuta dal frate minimo nella dimensione della “Vita Quaresimale”, cioè la
Quaresima vissuta non solo 40 giorni all’anno, ma per tutta la vita. La triplice dimensione suggerita dalla Chiesa
(preghiera, digiuno e opere di carità) è ciò che scandisce la vita del frate minimo.
Nei tempi odierni il messaggio della continua conversione è più che mai attuale, a partire da un modello di
vita sociale che afferma, con sempre maggiore forza, la supremazia dell’individuo chiuso nel proprio tornaconto,
noncurante dei bisogni e delle difficoltà del prossimo. Nella continua conversione si vive il comandamento di nostro
Signore Gesù, ripreso dal nostro Santo Fondatore, ossia essere luce che illumina i penitenti.
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